Cimice asiatica, in arrivo risarcimenti per 886 mila euro alle aziende agricole bresciane colpite dal fitofago nel 2019

Per sessantotto aziende bresciane è in arrivo il primo acconto degli indennizzi per i danni subiti nell’anno 2019 dagli attacchi della Cimice asiatica. Grazie alla ripartizione alle Regioni delle risorse del Fondo nazionale appositamente istituito, nella nostra provincia arriveranno più di 886 mila euro ripartiti in tre tranche che andranno a coprire il 60% dei danni accertati che ammontano a un milione e 470 mila euro. “Un risultato importante – commenta Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – che ha visto la nostra organizzazione da subito impegnata affinché anche il territorio bresciano fosse ricompreso tra le aree colpite da questo parassita fitofago”.  In Lombardia sono 225 gli agricoltori che hanno presentato la richiesta di indennizzo per quasi 7 milioni di euro a cui andranno 4 milioni di sostegno pubblico.

Tra gli imprese che beneficeranno dei risarcimenti ci sono molti olivicoltori, un settore che proprio nel 2019 è stato messo in ginocchio dal fenomeno della cascola legata alla presenza di questo insetto, ossia della caduta delle olive prima della loro maturazione che ha azzerato in molti casi la produzione.  “L’impegno della nostra sezione olivicola, guidata da Rita Rocca con il supporto tecnico di Marco Penitenti, si è tradotto – ricorda Giovanni Garbelli – nell’importante risultato di far ricomprendere gli uliveti tra le colture arboree indennizzabili, come sancito dalla delibera regionale che ha individuato i comuni e le produzioni ammissibili al Fondo: arrivano così importanti risorse per il rilancio della nostro comparto oleario che è da sempre un’eccellenza dell’agricoltura bresciana”.

Sul fronte del contrasto alla cimice marmorata, conosciuta come “asiatica” essendo originaria da Cina e Giappone, si attendono i risultati dell’impiego dalla vespa “samurai”, un imenottero parassita naturale della cimice che è stato sperimentalmente introdotto anche in Lombardia per limitare la diffusione dell’infestazione. Per contrastare l’Halyomorpha halys, questo è il nome scientifico della cimice marmorata, il Servizio Fitosanitario regionale ha attivato uno specifico monitoraggio per controllarne la diffusione. La Regione, attraverso il Programma di Sviluppo rurale, lo scorso anno ha anche messo la disposizione 3 milioni per la difesa attiva dei frutteti con le reti.

“Il nostro auspicio – conclude il presidente di Confagricoltura Brescia – è che si possa rafforzare la difesa integrata delle nostre coltivazioni, adottando tutti i rimedi necessari per contrastare questo insetto esotico che ha inferto in questi anni un duro colpo a tante aziende agricole”.

 

 

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